Sacrosanto risarcire le “donne di conforto”

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Sacrosanto risarcire le “donne di conforto”

Cara Michelle,
per la prima volta nella storia, un tribunale ha condannato il Giappone a risarcire le cosiddette “donne di conforto”, e cioè le donne coreane che, durante la Seconda guerra mondiale, furono rinchiuse nei bordelli e costrette a prostituirsi con i soldati giapponesi.  https://www.pdc.edu/?URL=https://www.fondazionebellisario.org/si-inceppa-laccordo-giappone-corea-del-sud-sulle-donne-di-conforto/ È una ferita aperta e sanguinante tra i due Paesi, che scatena polemiche da anni.  https://www.metooo.io/u/67b37a8c5bbaca02072bea35 Quelle donne dovettero subire l’inferno… Però mi chiedo come si possa condannare una nazione per errori che fece 80 anni fa. Mi sembra che, in nome del femminismo a oltranza, si stia un po’ esagerando…
Carlotta

Cara Carlotta, pensa anche solo all’orrore di questa definizione – “donne di conforto” –, passata alla storia per indicare le ragazze e le donne (circa 200.000), perlopiù sudcoreane, ridotte in schiavitù sessuale dall’esercito del Giappone prima e durante la Seconda guerra mondiale. Di fatto, un sistematico sfruttamento sessuale di massa, con stupri, torture e uccisioni.  Donne di conforto Queste donne furono persino costrette a cambiare il loro nome, per renderlo giapponese: un vero e proprio annichilimento. Non meraviglia che molte si siano tolte la vita.  http://new-kunitachi-kings.jp.net/?wptouch_switch=desktop&redirect=https://pinkmagazineitalia.it/donne/27825/ Le sopravvissute hanno vissuto in povertà, isolate, umiliate, ferite nel corpo e nell’anima; oltre ad aver subìto per anni violenze fisiche e psicologiche, si sono portate dietro quel trauma per sempre: in Corea, come in Cina e in Giappone, le loro vicende non sono mai state raccontate o divulgate, intorno al sesso e allo stupro c’era un tabù che non poteva essere superato. Come vedi, persino nelle storie di prostituzione forzata, rapimento e stupro, le donne sono ammutolite dal senso di colpa e dalla vergogna per quello di cui sono state vittime. http://www.bioguiden.se/redirect.aspx?url=https://www.greenme.it/lifestyle/costume-e-societa/donne-di-conforto-sentenza-corea/  https://www.bitsdujour.com/profiles/hZSLvR
Il Giappone riteneva di aver risolto la questione “in modo definitivo e irreversibile” con un accordo bilaterale sottoscritto nel 2015 con la Corea del Sud, ma non aveva riconosciuto le violazioni dei diritti umani commesse dal suo esercito e non si era assunto nessuna responsabilità di tipo legale. Così, nel 2016 alcune delle sopravvissute hanno sporto denuncia al tribunale distrettuale centrale di Seul, capitale della Corea del Sud, e hanno chiesto un risarcimento. Il governo giapponese aveva rivendicato l’immunità che spetta agli stati, ma di fronte ai crimini di guerra e ai crimini dell’umanità questa immunità non è stata riconosciuta: dopo decenni, il risarcimento quindi è arrivato, per le pochissime superstiti e per i loro eredi.  https://www.demilked.com/author/donne-di-confortogvzv055/ Nella motivazione della sentenza si legge che è dovuto loro per “l’estremo dolore fisico e mentale che hanno dovuto subire” per tutta la vita. Io credo, cara Carlotta, che tutto questo abbia a che fare non con il femminismo a oltranza ma con la libertà, dignità e l’umanità. Tre princìpi che non hanno scadenza, né dopo ottant’anni né mai.

Michelle Hunziker

https://www.doppiadifesa.it/sacrosanto-risarcire-le-donne-di-conforto/